GUA SHA: LA TRADIZIONE NELLA MODERNITA’

GUA SHA: LA TRADIZIONE NELLA MODERNITA’

Il termine Gua Sha compare intorno al 220 a.C. nello Shang Han Lun, uno dei testi più diffusi della medicina tradizionale cinese in cui venivano classificate le “malattie da freddo”.

La traduzione letterale del termine in vietnamita è “graffiare via la sabbia” e si riferisce alla formazione di abrasioni da raschiamento, dette petecchie, che si formavano sul corpo del paziente e che scomparivano dopo alcuni giorni.

La pratica medica antica consisteva infatti nello strofinare corde nel periodo più antico e poi pietre, coppette di ceramica, ossa, corna di bufalo o altri strumenti simili sull’epidermide inumidita con balsami e oli da massaggio.

La teoria era quella di eliminare l’agente patogeno dal corpo “strofinandolo via”.

Nel corso dei secoli e delle dinastie tale pratica venne perfezionata dai medici che la utilizzavano in particolare per mal di testa, torcicollo e tensioni muscolari.

Solo nel Ventunesimo secolo, dopo alcuni studi dermatologici ad opera del Dipartimento Dermatologico della Medicina Tradizionale Cinese (TCM), questa pratica fu introdotta nell’industria beauty.

Ad oggi il termine Gua Sha indica sia la pietra dalla forma tipica che si utilizza per il massaggio, sia la pratica del massaggio stesso.

Attualmente è anche uno dei fenomeni più virali sui social e sui video di Tik Tok.

Ma, al di là dell’hype del momento, cerchiamo di capire perchè questa pratica beauty è diventata una delle più diffuse nei centri di bellezza di tutto il mondo e il nuovo tormentone delle star.

Il massaggio Facial Gua Sha ha lo scopo di stimolare i punti di digitopressione attivando il microcircolo. Una buona circolazione linfatica favorisce l’ossigenazione dei tessuti e il drenaggio dei fluidi riducendone i ristagni, la pelle appare dunque più tonica, compatta, luminosa e dal tono più uniforme già dal primo trattamento.

La frizione della pietra sulla pelle, che non comporta assolutamente abrasioni di alcun tipo, è un aiuto anche a livello muscolare.

E’ come andare in palestra: i muscoli hanno memoria, anche quelli del volto e del decolletè, il massaggio Gua Sha lifta l’ovale del viso donando al profilo un aspetto più tonico, trattamento dopo trattamento.

Clive Witham, agopuntore diplomato e membro del Consiglio di Agopuntura britannico, definisce il Gua Sha così:

“GUA SHA IS ALL ABOUT THE SKIN: WHAT HAPPENS ON IT AND UNDER IT”

Traduzione: “Il Gua Sha riguarda la pelle: ciò che succede sopra e sotto di essa”

Cecily J Braden, Educatrice ed Estetista americana, si occupa dello sviluppo di protocolli di trattamento per spa e centri benessere dal 1994 e di massaggi facciali dal 2003.

La sua passione per la cultura asiatica e le terapie olistiche di bellezza l’ha portata a sviluppare un suo metodo di Gua Sha Fusion Massage che consiste in una terapia di ringiovanimento facciale, basata sulla fusione tra le tradizioni della Medicina Cinese e il Linfodrenaggio Manuale che stimola il rinnovamento cellulare, supportata dalla manipolazione del tessuto connettivo.

Cos’è il tessuto connettivo?

E’ un tipo di tessuto che fornisce supporto strutturale e metabolico agli altri tessuti, ma facciamo un passo indietro e definiamo prima di tutto cosa si intende per tessuto: un gruppo di cellule che condivide una struttura e funzione simili.

Nel corpo umano sono presenti quattro tipi basilari di tessuti: un tessuto di copertura o epitelio, un tessuto di supporto o tessuto connettivo, un tessuto muscolare e un tessuto nervoso.

Il sangue è un tessuto connettivo la cui matrice extracellulare è un liquido, quindi il sangue è un tessuto connettivo liquido.

Ora, con queste definizioni scientifiche e con una semplice equazione, possiamo avere più chiari funzionalità e benefici del massaggio Gua Sha: se la circolazione del sangue è ottimale, ottimali saranno anche il metabolismo e la struttura degli altri tessuti a cui è connesso, per esempio la pelle.

Bingo!

Detto questo, come tutti i trattamenti di bellezza non invasivi, il Gua Sha non cambia i connotati genetici e non fa svanire le macchie, permette però alla pelle di lavorare al massimo delle sue potenzialità, previene e riduce l’invecchiamento cutaneo e la disidratazione.

In una visione olistica più ampia è un anche un massaggio rilassante, di benessere completo per eliminare le tossine dalla nostra pelle e dalla nostra mente, che spesso si affollano in pensieri negativi e in mal di testa e tensioni muscolari fisiche.

Le pietre utilizzate nel massaggio possono variare nelle forme e nel materiale, una delle più usate è il quarzo rosa che, oltre ad essere una pietra molto femminile, per esempio rappresenta il sistema circolatorio ed è simbolo di tranquillità e serenità nella Cristalloterapia.

La mia passione per la skincare e il benessere olistico mi hanno fatto avvicinare e poi specializzare in questa tecnica di trattamento che io abbino alla cosmesi coreana e a un trattamento della pelle a livelli, dal più profondo a quello più superficiale.

I principi attivi variano a seconda delle necessità della pelle e il massaggio è uno step che pratico in corrispondenza del siero dopo aver inumidito bene la pelle per permettere ai principi attivi di essere meglio assimilati e alla pietra di poter scorrere in modo fluido e rilassante.

I benefici del Gua Sha sono visibili fin da subito e soprattutto con la continuità del trattamento, da qui il fenomeno virale dei video di auto-trattamento sui social.

Come ogni pratica di benessere e massaggio ci sono linee guida e saperi che un professionista può supportare anche con la propria esperienza sviluppando una sua tecnica.

Affidarsi a figure specializzate fa parte della cura di sé, lasciamo i video di Tik Tok all’intrattenimento.

Tu conoscevi già questa tecnica? L’hai mai sperimentata o ti piacerebbe provare?

Image Credit: Google

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